Qualche consiglio per giocare uno dei colpi più amati del golf.
Quando si parla di lob è importante fare una distinzione di partenza. La distinzione da fare è tra il bastone lob (lob wedge) e il “colpo lobbato”. Iniziamo a parlare di questo bastone spiegando che non è assolutamente un bastone difficile come pensano in molti. In realtà non è altro che un normale sand-iron con un loft maggiore.
Invece dei tradizionali 56° di apertura, la faccia del bastone può essere a 58° – 60°. E’, inoltre, consigliabile mantenere un gap di 4 gradi fra il sand iron ed il lob wedge per notare la differenza fra i due.

La possibilità, su vari tipi di colpi effettuati con questo bastone, di far atterrare la palla in maniera più morbida sul green e di farla rotolare meno dopo il primo rimbalzo aiuta chiunque a mettere la palla più vicino alla buca e quando la bandiera è vicina al bordo del green. Va da sé che il numero dei putt e il totale dei colpi possa così diminuire e, come tutti sanno bene, a volte sono proprio un paio di colpi a fare la differenza tra una prestazione vincente e una mediocre.
Il lob è il bastone ideale per un colpo con poco spazio tra il bordo del green e la buca (foto 1). A questo proposito vale la pena ricordare che un buon approccio giocato dalle vicinanze del green dovrebbe sempre effettuare il primo rimbalzo sulla superficie rasata e non sul fringe, fairway o peggio ancora nel rough che spesso si trova intorno e dietro al green. Questo perché la reazione della palla sul primo rimbalzo è molto più prevedibile se atterra in green che se atterra su una superficie meno omogenea che ne può alterare la traiettoria.

Il lob serve per approcci corti da intorno al green ma è anche molto utile in altre situazioni: in bunker, se avete una uscita con il green in discesa (foto 2) o con una sponda molto alta (foto 3 e 4);

se avete un ostacolo (tipo un alberello o una siepe) e la palla si deve alzare il più in fretta possibile (foto 5).

Per quanto riguarda il colpo lobbato invece, sussiste una certa difficoltà. Serve per alzare la palla quasi a candela e farla cadere talmente dall’alto da non farla quasi rotolare. Immagino che la grande confusione riguardo questo bastone derivi dal fatto che tutti i giocatori, quando lo usano, cercano di effettuare questo tipo di colpo che non è alla portata di tutti. Serve, infatti, una grande manualità che viene solo dopo parecchi anni di esperienza di gioco.

Questo colpo va giocato con la palla posizionata un po’ più a sinistra del centro, le mani più basse e la faccia del bastone aperta. All’impatto, per creare un volo più alto e morbido possibile, bisogna usare le mani per far scivolare la lama sotto la palla e lasciare la faccia del bastone aperta dopo l’attraversamento.

Il tempismo dell’azione delle mani è di fondamentale importanza. Questo è il motivo per cui anche i giocatori più esperti ricorrono a questo colpo solo quando strettamente necessario. Idealmente va eseguito con uno swing completo, ma lento, altra cosa assai difficile.

I buoni golfisti ricorrono a questo colpo in situazioni estreme, quando vogliono a tutti i costi lasciarsi un putt corto, ma sono consci del fatto che stanno correndo il rischio di far un colpo delicato.

Due consigli per finire: il colpo lobbato è fattibile soltanto con la palla messa molto bene, se il lie non è buono bisogna arrendersi ed effettuare soltanto un approccio normale, sempre con il lob wedge ma non “lobbato”; per coloro che non hanno ancora un lob wedge in sacca, consiglio di cercare un modello con poco “bounce”, più facile da usare con successo su qualsiasi approccio anche quando la palla non è in posizione ottimale sul terreno.